sabato 17 gennaio 2015

Posted by Iride On 14:39

L'inverno mi mancherà di nuovo
Buon Weekend

venerdì 9 gennaio 2015

Posted by Iride On 23:18
Nella vita si salta
 per evitare le merde di cane, le mine, i giudizi.

Se ti unisci ad un gruppo, sei una pecora
Se scegli di non unirti a nessuno, sei uno snob.

Se la pensi come la maggior parte, non hai cervello
Se la pensi diversamente da tutti, sei un sovversivo.


Così saltelli, saltelli, coi granchi nelle mutande.
Oscilli tra ovino decerebrato e  dandy armato.
Una zampa qua, una schioppettata là.


E si balla, balla, si volteggia, spinti e sospinti da quella massa vociosa divisa tra "sonoilpiùbuonissimomanonlodicoteloalludosoltanto" e i "sonoilpiùfigobastardodentrochisenefottedivoitutti".

La nota stonata è che entrambe le parti ti accusano di buonismo su qualunque passo tu scelga di fermarti, per salvare la presunta superiorità della loro coreografia.

Senza rendersi conto che cambiano i passi ma la musica è la stessa.


Tip - tap, patapunfete.

Ahia. Che scivolone.






Un altro pensiero alle vittime del Charlie Hebdo.
Ma un pensiero anche a coloro che ogni giorno muoiono cadendo dalle scale, per avvelenamento da funghi e per incidente stradale.
 Così che le anime superiori votate alla santità non possano lamentarsi.

giovedì 8 gennaio 2015

Posted by Iride On 18:25

giovedì 25 dicembre 2014

Posted by Iride On 16:45

martedì 24 dicembre 2013

Posted by Iride On 11:56
Ma non quella che è la gioia dei bambini e di molti adulti. Non è quella che cade leggera coprendo il mondo nel suo abbraccio. Non è fredda, ma uccide più del gelo.

La figlia adolescente della compagna di mio padre ha passato l'estate a farsi di acidi e cocaina, da un paio di mesi è chiusa in casa e il suo - obbligatoriamente - ex, maggiorenne, è stato denunciato per spaccio. Più che denunciato, "riferito" alla polizia, e per ora è a piede libero. Ecco. Io l'ho scoperto meno di una settimana fa, fino a ieri la ragazza era a casa mia per cambiare aria, ma è diventata subito pesante. L'aria, dico. Si sta valutando il da farsi, centro di disintossicazione sì o no, psicologo, cambio scuola, e via dicendo, ma tutto sembra troppo o troppo poco. Non ha dipendenza fisica, nessuna crisi o roba del genere, ma è manipolabile mentalmente. Che consigli si possono dare? Ho avuto uno zio drogato e le ho raccontato la sua triste vita, ma ho 10 anni più di lei, mi vede troppo grande per darmi retta, credo.
Così queste feste sono oscurate da un peso sul cuore, da musi lunghi e parole sospese.
Non sono ancora cominciate queste feste che sono già sfinita. La cosa non mi riguarda direttamente ma getta un'ombra, e mi rende nervosa, cosa che in questo periodo per me significa gettare benzina sul fuoco.
Volevo essere un po' allegra in questi giorni, avevo preparato un post carino per Natale. Forse lo pubblicherò più avanti. Questo è scritto di getto, è sconclusionato.

È la festa della famiglia, quella vera. Dell'amore, per credenti e non. Tutto, il bene, il male, vanno sotto lente in questi giorni, appaiono ingigantiti. Tutto è più bello o più triste, forse entrambi.
Chi ha famiglia, la ami. Chi non ce l'ha ami se stesso, è molto più difficile.
Buon Natale eh... auguri. Qualcuno mi dica poi che gli è andata bene, per favore.
Ci deve pur essere nel mondo qualcuno che le passa bene, ste feste del cazzo.


sabato 14 dicembre 2013

Posted by Iride On 14:01
Gemelli: 
Circa duemila anni fa, il medico romano Scribonio Largo propose tre diversi tipi di dentifricio. Uno conteneva cenere di corna di cervo bruciate, la resina aromatica di un arbusto sempreverde chiamato lentisco e un minerale raro chiamato clorammonio. Il secondo era una miscela di farina d'orzo, aceto, miele e salgemma. Il terzo era composto da rafano seccato al sole e polvere di vetro. Con un po' di fantasia, potremmo dire che questi tre dentifrici somigliano metaforicamente alle scelte di vita che ti trovi davanti in questo momento. Ti consiglio la seconda ricetta. E, come minimo, evita la terza. 

»L'oroscopo di Rob Brezsny


Il senso qual è, quello della sana via di mezzo? In questo modo cureremo il sorriso da porgere alla vita. Ma perché sorridiamo? È davvero sempre necessario, o sufficiente?


I denti. Quelli che mostriamo non come minaccia - come fanno gli animali che poco badano ai convenevoli - ma che siamo costretti a mostrare in un sorriso inamidato davanti a situazioni e persone che meriterebbero labbra strette. Bisogna essere positivi, allegri, perché il mondo ce lo chiede. Per lo stesso motivo per cui non bisogna portare rancore, provare rabbia, invidia, lussuria. Tutte cose accettabili solo se sono il nome di un nuovo gelato o di un accattivante prodotto makeup. Così con il rossetto o meno, bisogna distendere e aprire le labbra, mostrare i denti, dritti o storti. Anche quando ci si sente come con quel pezzo di lattuga tra i gli incisivi. Allegri, positivi, pieni di speranza. Allegri positivi e pieni di speranza. Allegripositiviepienidisperanza. Un loop infinito che nel suo cerchio perfetto va ad escludere tutto ciò che potrebbe mitigare quella maschera dal sorriso teso e agghiacciante (ci sarà un motivo se i clown mettono i brividi a tanta gente). Non importa se vuoi solo metabolizzare i tuoi sentimenti, devi nasconderli per non guastare la composizione. Una pecora nera è la carie in un gregge di denti bianchi e perfetti. 
È negata la libertà di essere infelici, perché rende difficile il lavoro a chi finge, un po' come mangiare un piatto di carbonara gomito a gomito con chi sta a dieta ferrea. Nessuno ti chiede perché sei triste, vuole solo che tu non lo sia. Vuole solo che nascondi la tristezza per non turbare il suo fragile e precario equilibrio incrinando quel sorriso da spot con l'alito che puzza. 


Non è possibile tornare a sorridere sinceramente se si è impegnati a mantenere un sorriso finto, si finisce col confonderli, con accontentarsi della maschera.

Poter essere liberamente infelici, tristi, arrabbiati, getta le basi per il ritorno al sorriso, quello vero. È più opaca certo, l'infelicità, ha i denti gialli ma distingue la maschera, bianca, levigata col vetro.




14 dicembre 2013
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