"E poi arrivarono altri uomini, uomini che non parlavano mai alle donne, che non dormivano mai con le donne, che non ridevano mai con le donne. Uomini che disapprovavano il canto e la danza, il riso e l'amore. Uomini che dicevano che la Società delle Donne era una società di streghe. 'Non dovete permettere alle streghe di vivere' insistevano..."
Qualche mese fa ho letto questo libro sulle antiche danze femminili, mi sembrava interessante sapere qualcosa di più sulle società antiche e sul ruolo in esse della donna. Purtroppo si è rivelato una grossa delusione su un argomento molto interessante.
In pratica è una tesina scolastica travestita da libro, con un linguaggio appunto elementare dà nozioni troppo basilari spacciandole per rivelazioni, che possono esser tali solo per chi non ha mai visto un documentario sulle società tribali, nemmeno mezzo. Ci sono troppi "potrebbe", "probabilmente" e "forse" che personalmente non posso convertire in certezze ma che rendono la ricerca molto instabile.
La parte centrale del saggio – ovvero le cause e le dinamiche del passaggio della danza femminile arcaica, rituale e sacra a quella accademica moderna, snaturata e censurata dai maschi – è spiegata blandamente.
Ci si limita semplicemente a dire che forse gli uomini creando delle proprie danze guerriere si allontanarono da quelle femminili cui prendevano parte e che forse, cominciarono a vedere le danze magiche delle donne come semplici richiami sessuali, forse per via del proselitismo morale perpetrato dai coloni inglesi che relegarono l'eros agli strati più bassi dell'istinto. A questo dovrebbe le sue origini la danza classica, come forma di espressione plastica dalle movenze innaturali, senza contare la mortificazione del fisico sventrato di ogni sensualità da un corpo anoressico.
"Certamente è difficile pensare che dalle danze agresti e rurali di qualche millennio fa siano derivati i balli ed i balletti che oggi sono tanto di moda."
...ma difficile per chi? Da che dovrebbero derivare?
Senza il coraggio delle proprie opinioni, questo saggio è simile a una puntata di Mistero. Ho resistito alla tentazione di contare il numero di forse solo perché non valeva lo sbattersi tanto. Ma è un numero snervatamente alto.
L'unica parte davvero interessante è quella che illustra come la repressione morale e religiosa delle danze tribali femminili abbia effettivamente dato il via libera alla repressione su ogni fronte della libertà della donna come individuo. Ma non so se fosse poi così difficile da intuire. Di certo è un punto interessante da cui partire per tracciare la storia della sottomissione femminile che si tende a far universalmente risalire ad Adamo ed Eva, quando invece esistono molte prove di società tribali con templi e circoli privati di donne, le creature più simili alla Madre Terra e per questo rispettate nel loro ruolo di creatrici della vita. È uno spunto interessante per riflettere sulla storia della donna.
Ad ogni modo si è rivelato un testo piuttosto inutile. Non sono riuscita a scoprire chi mai sia Irina Naceo e come abbia ottenuto la pubblicazione di questa tesi, che come tesina può anche andare, ma come saggio...
Prezzo mostruosamente alto (17 euro!) per un'edizione a basso costo, un formato e un carattere interno da prima riga del test optometrico. E la grafica della copertina è pure stampata storta, orco mondo...
Non avevo mai subito una bidonata letteraria di queste proporzioni!
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Da una vetrina di Lugano |
26 settembre 2013