sabato 17 agosto 2013

Posted by Iride On 09:12
17 Agosto 2013

Warning: per rispetto dei più sensibili, è dovere avvisare della forte presenza in questo post della parola "culo". :P

È qualche giorno che sono assente, i recenti avvenimenti mi hanno tenuta lontano dal web. Due settimane fa mio nonno è stato ricoverato in ospedale per una polmonite. Temevamo il peggio poiché non è una malattia facile da affrontare a prescindere, se hai quasi 86 anni ancora meno. 
Ma per fortuna se l'è cavata, entro lunedì lo dovrebbero dimettere dopo un ciclo di antibiotico e flebo di sali, il caldo di quest'anno lo ha disidratato nonostante le precauzioni prese. Mio nonno ha un brutto rapporto coi liquidi che non siano il bicchiere di vino a pasto, appartiene a quella categoria de "l'acqua si dà alle piante", e data l'età è difficile spiegargli che deve bere anche se non ha sete (che poi io ho lo stesso problema, bevo pochissimo e non riesco ad impormelo). E il dover bere poi cose che non siano vino o succhi, perché ha il diabete. Inoltre teme i colpi d'aria, ha sempre avuto il sangue da rettile, ricordo che quando stava bene portava la maglia di lana anche ad agosto, e i viaggi in macchina con lui erano una condanna a morte per essiccazione. E quest'estate il ventilatore gli ha fatto male nonostante le temperature africane.

Poiché qui le infermiere sono poche, con poca voglia e con la simpatia di un ascesso, alla mia famiglia tocca fare notte e giorno in ospedale, per evitare che i suoi vuoti di memoria gli facciano dimenticare dov'è e perché e gli prenda il panico, che non può alzarsi, e affinché non diventi molesto come sempre accade quando riacquista un pò di lucidità. Come tutti gli anziani è insofferente alle situazioni fuori dalla routine e bisogna spiegargli le cose all'infinito. 
Non è la prima volta che lo ricoverano, e in questa situazione la cosa più penosa è il solito teatrino familiare: un continuo scarica barile/rifila palle zelighiano tra i miei parenti perché non hanno voglia di fare la loro parte: si nascondono dietro al lavoro, ai figli da accudire (figli quasi tutti nella pubertà, che in occasioni molto meno gravi sono stati tranquillamente sbolognati alla sottoscritta nipote maggiore quando ancora se la facevano addosso, mentre adesso che hanno tutti i peli, si risveglia il senso di  responsabilità genitoriale...) o ai mariti da accudire! Sì perchè ho due zie sposate con mariti che se le rigirano come vogliono, una in particolare sta con un mentecatto che non ha mai cambiato un pannolino e per cui ha dovuto fare avanti indietro dall'ospedale per preparargli pranzo, perchè la faccia da culo è in vacanza, e cucinare per sé e i figli non se ne parla, il padre di tua moglie è in ospedale, ecchessarammai!!
Mentre l'altro è un misogino che non ha minimamente pensato di sostituire la moglie nelle notti di veglia, ma ha preferito ciondolare per casa mia senza neanche raccogliere l'asciugamano da terra dopo aver fatto la doccia, o lavare un piatto, o anche solo rimediare al casino fatto dai miei cugini, ma tenendo il broncio per il non avere l'auto a disposizione (usata da lei per fare avanti e indietro), mentre io mi facevo in quattro per sopperire alla mancanza di tutti tra casa, vivaio, campagna e pollaio.
Per fortuna mio nonno non è abbastanza lucido per capire l'atmosfera penosa attorno a lui, quanto a mia nonna, è uno struzzo olimpionico, l'Omertà personificata. Non vede la merda neanche se gliela metti sotto il naso. Impossibile parlarci, trova una giustificazione per tutto. Sarebbe stata l'ottima moglie di un mafioso.
A questo punto sorge una domanda spontanea: a che caaa serve voler vivere a lungo?? Perché ci rifilano mille scemenze per allungarci la vita quando si deve finire così, infermi e rimbecilliti, con i figli che fanno a morra cinese per vedere chi ti si deve accollare? Ma perché? Perché?? Manco fosse la giovinezza ad allungarsi, che senso ha voler allungare la vecchiaia? Perché tanto dopo i 60 è tutta una brutta discesa, a cosa serve allungarla? Ma trovatemi il modo di allungare la giovinezza piuttosto!! Ogni volta che vedo queste scene vorrei che morisse, così almeno sarebbe libero, dai suoi acciacchi e dall'essere un peso per questi figli ingrati. Non che non se la sia un po' cercata. Mio nonno non è stato proprio un padre modello, ma ha fatto schifo un po' con tutti quindi invece di sbolognarselo a vicenda, perché non unirsi affinché gravi su tutti il meno possibile? 

Su questo ho riflettuto a lungo.

Io e mio padre non abbiamo mai avuto un buon rapporto. Nonostante questo so già che sebbene egli favorisca da sempre mia sorella, sarò io a dovermi occupare di lui quando sarà vecchio. Lei sarà troppo occupata a farsi la manicure, o ad andare in spiaggia, o a trovarsi il culo. L'ho già messo in conto. E lo accetto, anche se con un pò di stizza, perché nonostante tutto mi ha cresciuta, perché mi sentirei una cacca, altrimenti. Perché sono migliore di lui e di lei, ecco. Sì forse è una mera questione di orgoglio. Meglio di niente, no? Specie considerando la poca umanità di certe infermiere che nemmeno fanno la barba ai vecchi infermi, e li lavano solo quando l'olezzo diventa scolpibile. La cosa che mi mette ansia è che io e mio padre abbiamo solo 21 anni di differenza, quindi quando lui sarà vecchio, anche io non sarò più una giovincella. Spero solo di non essere mai un peso per nessuno, e di non vivere oltre il rincoglionimento. Se perdi la mente sei già morto, o almeno così io la vedo. 

Ad ogni modo meno male che nonostante le lagne i miei parenti qualcosa la fanno, mentre per gli altri due vecchietti che condividono la stanza con mio nonno non c'è nessuno, uno ha una moglie che sta male pure lei e non viene spesso, l'altro è completamente solo. A loro abbiamo fatto la barba e persino comprato delle mutande.
E ora una stoccata: provo tanta pena per coloro che hanno solo figli maschi, mi sono resa conto che la loro unica speranza è una nuora compassionevole.

...momento di gelo...

No perché una cosa va detta, i maschi se ne fregano di troppe cose. Ad esempio una volta che un uomo ha creato il suo nucleo familiare con le sue necessità, tutto ciò che è fuori non conta nulla. Sua madre e suo padre non sono più nulla (figurati poi i genitori di lei), a prendersene cura è la nuora. Così come fa mio zio, che ci manda sua moglie, già occupata a crescere tre figli da sola, neanche lei con la salute al massimo, alla quale alla fine non chiediamo niente, perché ci sembrerebbe di infierire su un cadavere. Mio zio è uno di quelli che si nasconde dietro al lavoro, che non può passare la notte in ospedale, ma può passarla andando a pesca. O come mia zia, la moglie del mentecatto citato prima, che si preoccupa anche dei suoceri perché a suo marito mica gliene frega.

Ora ditemi pure che non si fa di tutta l'erba un fascio, che ci sono le eccezioni, e bla bla bla. Lo so benissimo. Ma so anche che le coincidenze non esistono. Perché se io vedo un sacco di uomini egoisti, – non solo parenti, ma anche amici, e amici di amici, o gente a caso – che non sanno levarsi un dito di culo da soli, o io esercito un'attrazione gravitazionale nei confronti questi ominidi o una verità di fondo c'è, ragazzi, non raccontiamoci palle. L'uomo ha bisogno di un calcio in culo, ecco cosa. Che poi non fraintendiamoci, la colpa è nostra, ragazze. Se esistono uomini del genere è perché esistono donnette che li crescono così e donnette che se li sposano perdonandone l'esistenza. Un calcio in culo anche alle donne. Un calcio in culo a tutti, che male non fa.
Sono esclusi ovviamente gli uomini che accudiscono madri e padri, che ce ne sono di certo, o almeno lo spero. Ma questa è una realtà più forte, mentre voi siete l'eccezione. Ultimamente l'altro sesso mi sta deludendo profondamente da un punto di vista meramente umano, le questioni di coppia in confronto sono bazzecole. 
E come ho detto, non credo nelle coincidenze.

Davvero ironico vivere in una nazione di mammoni che vengono accuditi fino alla mezza età per poi non avere neanche la certezza che quelle cure morbose verranno restituite. Forse era meglio quando i genitori ti mandavano a fare in (indovinate) a 16 anni, almeno se poi li lasciavi a crepare da soli, avevi un motivo valido.

9 commenti:

  1. momentaccio,
    tra dieci anni quando sarò arrivata a 60 ti dirò se preferisco chiudere o continuare la mia china discendente,
    ho due genitori dell'età di tuo nonno, pieni di acciacchi e quindi ti capisco, però trovo anche che ci siano genitori che molto hanno dato a cui si restituisce volentieri anche se assistere il declino di chi per te era sostegno sia intollerabile e genitori che hanno seminato vento e ai quali si renderebbe volentieri solo tempesta,
    per quanto riguarda i maschi il discorso è lungo, almeno una vita intera

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  2. Beh, io un'analisi così precisa e veritiera della realtà non l'avevo mai letta da nessuna parte.
    Certo io sarei pro-badante, che se proprio devo rimanere sul groppone di figli ingrati non è il massimo. Fatto sta che ho arditamente sperato di avere figlie femmine, con le quali da adulte poterci sinceramente guardare negli occhi e all'occorrenza mandarci liberamente a fanculo. Per ora sono stata esaudita, ecco.

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  3. Le figlie femmine spesso sono una maggiore consolazione, sono più legate alla famiglia di origine. Sono quelle che si informano sullo stato di salute, che sanno tutto e si rendono disponibili. Poi vabbè noi donne siamo più compassionevoli per natura, accudire è scritto nel nostro dna.

    Certo non è una regola fissa, conosco donne con l'istinto materno di una patata...

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  4. Purtroppo hai ragione.
    Successe la stessa identica cosa quando si ammalò mio nonno...ricordo ancora le guerre a chi dovesse fare lo notte e le successive "io sono la migliore, gli ho anche cambiato il pannolone perché l'infermiera è una stronza" quando la mattina precedente nessuna delle sorelle avrebbe voluto farlo. Oppure le magnifiche affermazioni: "è morto tra le mie braccia, non le tue!" "Sono stata lì fino all'ultimo minuto"
    Sì perché a mia madre piace collezionare decessi, suo padre: suo nonno, la nonna...e poi vantarsene per gli anni a venire.
    Per non parlare poi di mio zio, che approfittando della giovane età (poverino, aveva sono 25 anni all'epoca) se ne fregò altamente di tutto mandando in rovina il locale di famiglia ignorando il padre morente.
    E umanamente parlando, è vero, noi maschi siamo decisamente più menefreghisti ed egoisti e me ne accorgo anche da solo, dal semplice fatto che adesso come adesso potrei anche non sentire la mia famiglia e non mi mancherebbe; e pur non andandone fiero, non riuscirei a prendermi cura di uno dei miei genitori in un futuro neanche troppo remoto.
    Le figlie sono l'unico barlume di luce per un genitore anziano, inutile negarlo, anche solo perché potranno rinfacciare a vita di aver accudito un genitore morente! E purtroppo ho esempi in casa D:

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  5. "è morto tra le mie braccia, non le tue!" non si può sentire, che situazioni...

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  6. Il vantarsi di aver prestato delle cure è solo un modo di farla pagare a chi se ne è fregato, perché credimi che è faticoso, e molto, non vale la pena assistere un malato solo per poterlo rinfacciare.
    Ad ogni modo i figli maschi andrebbero cresciuti meglio, sono troppo egoisti e cinici, non so se sia una cosa tutta italiana, ma il figlio mammone viziato ed egoista lo è di certo. In fase giovanile è normale volersi staccare anche a lungo dalla famiglia, ma se mio figlio non si presenta nel momento del bisogno, beh, vuol dire che come genitore ho proprio fallito.

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  7. Carissima leggo questo post ad epopea finita e spero anche felicemente.
    Faccio parte,come avrai ben capito, di quell'esigua minoranza citata verso la fine del tuo post.
    Egoisticamente me ne rammarico.
    Di uomini,mariti e/o compagni ne vedo milionate ogni santo dì, che non samnno nemmeno immaginare come sia il percorso che i capi effettuano tra il cesto della biancheria e il cassetto dell'armadio.(cit.)
    Ma a volte mi chiedo come debba essere a vivere così, come dei ben felici manzi da allevamento a cui l'unica cosa richiesta è il guidare in ferie, fare la griglia (in quella sono bravissimo anch'io, e sbraitare davanti alla partita domenicale.
    Ah, dimenticavo l'alzare le gambine quando lei passa l'aspirapolvere....mea culpa.
    In genre vengono nutriti, coccolati e di tanto in tanto gli si da il permesso di svuotare i testicoli, mentre lei fa la lista della spesa.
    Parlandone con alcuni ex colleghi membri dell'elitè di cui sopra, ho preso del pirla molte volte.
    E' verissimo quello che dice AMQ; se la mia famiglia d'origine dovesse sparire non credo ne sentirei la mancanza. Noi uomini siamo molto simili agli elefanti che hanno una società decisamente matriarcale e in cui i maschi vengono ammessi solo quando servono.
    E poi ci consideriamo evoluti....

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    1. Proprio perché in questo senso siamo una società matriarcale, dico che la colpa alla fin fine è nostra, di noi donne. La situazione si è risolta, mio nonno è a casa e sta bene, ora. Certo l'occasione per questo teatrino ricapiterà di certo, è inevitabile.

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