Un'altra assenza prolungata.
Quando ci sono troppe cose, non riesco a dirle, e non mi va, francamente.
Un lavoro che non arriva, uno stage deludente e abbandonato, solo un mese per rimediare a tutto questo prima di dover chinare il capo alla sconfitta e tornare nella polvere del paesello lasciato a grandi passi sei anni fa, dove mi spegnerei come una candela, lentamente, ma inevitabilmente. I giorni proseguono, e nessun sentore di un colpo di scena che mi sorprenderà a tre quarti del film.
La sensazione che sia tutto sbagliato, che non doveva andare così male, non così tanto male, e contemporaneamente la sensazione che non poteva andare diversamente.
Condividere tutto questo è annichilente, e serve metabolizzarlo un pò per poterlo esprimere.
Sintesi di Marzo.
Serve l'oscurità perchè brilli la luce. Cerco a tentoni l'interruttore.
Nient'altro da segnalare.